Oltre a tutte le bellezze per cui è famosa e conosciuta, la regione Toscana rappresenta anche un patrimonio inestimabile per quanto riguarda la testimonianza della presenza del popolo etrusco in Italia. Gli etruschi vissero tra il IX e il III secolo a.C e sono una delle popolazioni più misteriose e di cui si sa meno. Proprio per questo gli innumerevoli siti archeologici e le testimonianze presenti in Toscana sono particolarmente ricchi e di vitale importanza. In quel periodo gli Etruschi erano una delle culture maggiori in Italia e nel Mediterraneo, ma non avevano alcun tipo di affinità né linguistica né culturale con altre civiltà e proprio per questo è particolarmente difficile ricostruirne la tradizione. I siti archeologici da visitare, per chi decide di esplorare la Toscana etrusca, sono molti ed è quindi utile ipotizzare un itinerario che permetta di ottimizzare i tempi e di vedere il più possibile. L’itinerario proposto prende in considerazione tutte le città etrusche dalla Toscana, che si trovano soprattutto lungo la costa, che nella provincia di Livorno è chiamata proprio Costa Etrusca. La presenza di questa popolazione in Italia prosegue poi lungo la costa laziale per arrivare fino in Umbria.
La partenza di un itinerario toscano alla scoperta degli Etruschi è, senza dubbio, la città di Fiesole, che sorge su una collina alta 300 metri, da cui si gode una bellissima vista su Firenze. Fiesole è stata fondata nel IV secolo a.C. ed è una delle più grandi città di origine etrusca, che divenne poi colonia romana. Volterra, città in provincia di Pisa, è uno dei luoghi che conserva maggiori testimonianze etrusche. Nel suo centro storico si possono incontrare e visitare diversi monumenti di origine etrusca come la Porta all’Arco, la Porta Diana, gran parte della cinta muraria, l’Acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici e cisterne e molti ipogei per la sepoltura dei defunti. Chiusi è la città più antica città etrusca, ora si trova in provincia di Siena e al tempo era la più potente per la posizione strategica su cui sorgeva sul colle dell’antico fiume Clanis.
Anche Arezzo è una città di origine etrusca, il suo antico nome era Aritim, che divenne poi Arretium in latino, dopo la sconfitta subita dai romani nei territori di Roselle. Arezzo fu un centro molto importante, probabilmente sede del re Lucumone. Qui sono state ritrovate molto testimonianze di arte etrusca, famosa, per esempio, la Chimera, conservata oggi a Firenze. Populonia e Vetuloni sono altri centri dove si possono visitare giacimenti archeologici importanti, che permettono di ricostruire quella che doveva essere stata la vita in una città del periodo. Entrambe furono centri molto importanti e ricchi, per via degli scambi commerciali e del fatto che avevano una propria moneta di cui ci è giunta testimonianza. Roselle è forse la città che rappresenta la testimonianza più completa a noi pervenuta di città etrusca. Si trova a 10 chilometri da Grosseto e sappiamo per certo che, grazie alla sua posizione strategia, riuscì a svilupparsi in maniera molto florida, commerciando con la Grecia e il Sud Italia.
Le testimonianze di questo antico popolo nella regione Toscana, comunque, sono davvero moltissime e oltre a scoprire le città etrusche, tra cui possiamo citare anche Pitigliano e Sovana, sono presenti tombe di ogni genere, frammenti di arte funeraria e non, rinvenuti in diversi luoghi e ora conservati nei musei presenti sul territorio. La civiltà etrusca è tutta da scoprire attraverso itinerari suggestivi e ricchi di testimonianze, che raccontano una storia ormai lontana nel passato, ma, allo stesso tempo, sempre magica da rivivere.